Raffaello e la Fornarina: la grande bellezza
C’è una sequenza, nell’ultimo film di Sorrentino, La Grande Bellezza, in cui il protagonista, grazie a un amico, di notte, riesce a entrare in alcuni dei più bei palazzi di Roma. Tra questi, in una scena dal forte carattere onirico, passeggia tra le stanze di Palazzo Barberini e passa davanti alla Fornarina di Raffaello a cui lancia uno sguardo e un sorriso enigmatici. Non è certo un caso che in un film che ruota intorno alla bellezza, e a molto altro – sia chiaro – Sorrentino scelga di mostrare proprio questo quadro. Del resto ciò che balza subito agli occhi di fronte alle opere dell’urbinate sono la bellezza e la proporzione, l’equilibrio fra le figure e la ritmica modulazione dei colori, la grande capacità di organizzare la forma nello spazio e di donare all’insieme solennità e compostezza. Insomma quello che emerge dalle sue opere sono la facilità, la semplicità, e l’immediatezza, ma soprattutto la grazia e la bellezza. La grazia in Raffello è il frutto della fatica dell’artista che...
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