Mirò: l’arte tra mistero e sogno
Joan Miró è un pittore spagnolo di inizi ’900. Le sue prime opere si caratterizzano per l’utilizzo di grandi macchie di colore e per la semplificazione geometrica delle forme. Nel 1920 visita per la prima volta Parigi. Il contatto con le avanguardie lo porta a concepire una nuova estetica. Prende oggetti o elementi naturali dai loro contesti usuali e li riassembla seguendo una grammatica misteriosa e onirica.
Nella capitale francese aderisce al surrealismo, una corrente che aspira a esprimere sogni e inconscio senza seguire né la logica, né l’estetica tradizionale. La sua pittura si fa più astratta e le tele si riempiono di segni, linee, simboli. L’utilizzo di colori elementari concorre a dare all’insieme un carattere fantastico e fuori dal tempo.
Col passare degli anni i quadri dell’artista catalano perdono sempre più il contatto col mondo reale. In spazi vuoti, dominati da ampie superfici di vernice dello stesso colore, fanno capolino presenze esili e indecifrabili, ammassi senza forma che ricordano elementi biologici. Lo scoppio della guerra civile spagnola cambia umore e tonalità alle sue tele. Le figure subiscono una deformazione drammatica e fortemente espressionista.
Alla vigilia del Secondo conflitto mondiale Miró si trasferisce in Normandia. Qui inizia la famosa serie di guazzi Costellazioni, in cui celebra i misteri del cosmo attraverso atmosfere gioiose e ricche si rimandi simbolici.
L’artista si dedica alla ceramica fin dai primi anni della carriera, ma questa tecnica trova la sua apoteosi nel ’58 con la grande decorazione murale per il Palazzo dell’UNESCO di Parigi.
Lo sguardo surreale, l’approccio fiabesco, il continuo riferimento alle misteriose forze dell’inconscio e della memoria lo rendono un artista anomalo, impossibile da incasellare in un’unica corrente artistica.
A Palazzo Ducale di Genova è in corso una retrospettiva intitolata “Mirò, poesia e luce”. Un’occasione per ammirare 80 opere, tra cui 50 olii di sorprendente bellezza e di grande formato, terrecotte, bronzi e acquerelli.