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Posted on Nov 5, 2013 in Una stanza tutta per sé | 0 comments

Lo sguardo altrove: i personaggi delle illustrazioni di Bimba Landmann

Lo sguardo altrove: i personaggi delle illustrazioni di Bimba Landmann

I personaggi di Bimba Landmann hanno qualcosa di diverso dagli altri, qualcosa che sta nello sguardo. Che siano ispirati a storie vere, miti o creazioni di fantasia, il loro sguardo è rivolto altrove, oltre, come se fossero a conoscenza di qualcosa che al lettore sfugge e non può sapere, o non ancora. Ciò che Leonardo, Giotto, Chiara e Francesco sanno e a noi è ancora inconoscibile, è la loro storia. La storia che li ha resi ciò che sono, portandoli da Moshe Segal a Marc Chagall, da Pique la lune (Pungi la luna, il soprannome che gli veniva dato dai compagni di scuola) ad Antoine de Saint-Exupéry. E allora i personaggi di Bimba guardano attraverso di noi e vanno oltre. “Vedrai”, sembra che sussurrino:“Ti porterò lontano”. Di fare l’illustratrice, la Landmann l’ha deciso che non aveva ancora compiuto dieci anni. Galeotto fu un antico libro miniato, che insinuò in lei l’idea che si potessero riempire le proprie giornate di immagini e colori folgoranti, proprio come quelli del libro. Lo sguardo della Bimba di allora sarà stato senza dubbio...

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Posted on Ott 22, 2013 in Una stanza tutta per sé | 0 comments

La poltrona di Casimiro

La poltrona di Casimiro

Tutti conosciamo Giuseppe Tomasi di Lampedusa e il suo Gattopardo, in pochi però, sappiamo dove il manoscritto cominciò a prendere forma tra i pensieri dell’autore, e in compagnia di chi. C’è a Capo d’Orlando, in provincia di Messina, un parco in cui crescono piante portate da paesi lontani, con tronchi mai visti e fiori rari. Tra queste, ad esempio, cresce la Puya Berteroniana, le cui foglie sono a dir poco peculiari: se le si accarezza dalla punta verso il centro sono pungenti, al contrario, invece, a toccarle dal centro verso l’esterno, le spine si appiattiscono e diventano del tutto innocue. All’interno del mirabile parco c’è una villa, in cui sono custoditi libri in molte lingue, tutte padroneggiate fluentemente dai loro proprietari. All’interno della villa c’è una camera sulla cui scrivania, protetta da una teca che la sottragga dal tempo, è conservata l’ultima lettera di Lampedusa che, ormai malato, si augurava una sola cosa: poter tornare, almeno una volta, in quella sua stanza, come se nulla – la malattia, la...

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Posted on Ott 10, 2013 in Una stanza tutta per sé | 0 comments

L’atelier di Giorgio Vicentini

L’atelier di Giorgio Vicentini

Questa è la storia di un pollaio la cui fortuna mutò a tal punto che si ritrovò ad ospitare matitoni e tavole di legno e, soprattutto, un artista e le sue creazioni. C’era una volta un ragazzo ventenne, Giorgio Vicentini, iscritto a giurisprudenza con l’idea di diventare criminologo. Poi venne il tempo del militare e con esso i turbamenti del giovane Törless, l’urgenza di trovare il proprio posto nel mondo e la consapevolezza che la strada battuta fino a quel momento non fosse l’unica possibile. “Da quando avevo vent’anni, ero militare, mi sono detto: io sono un pittore, voglio fare il pittore. Ai tempi gli artisti erano considerati personaggi fru fru, ora se ci si pensa siamo tra i pochissimi a fare, a lavorare con le mani, con la fatica. È vero che si parte dall’astratto, ma poi lavoriamo tanto sul concreto. Il compito dell’artista, oggi, è anche questo: insegnare a riprendere coscienza del fare.” Per merito di quella presa di posizione a cui si votò a vent’anni, Vicentini...

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