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Posted on Dic 17, 2013 in Musei | 0 comments

Post-Minimalismo: la forma spogliata di se stessa

Post-Minimalismo: la forma spogliata di se stessa

In principio c’era il Minimalismo, devoto alle forme geometriche e alla realtà delle cose. Gli oggetti – si pensi alla fontana di Duchamp – erano estrapolati dalla quotidianità e catapultati nell’arte. Trattandosi di opere ready-made, i fruitori erano in qualche modo esonerati dall’interrogarsi sulla loro fattura. Le cose mutarono quando gli artisti cominciarono a interessarsi alla manifattura delle opere, ed enfatizzarla. Fu così, per la curiosità di spogliare le forme della loro pelle, che si trascese il Minimalismo, dando inizio al Post-minimalismo. Rappresentativo dell’alba del Post-minimalismo è il lavoro di Eva Hesse, che mutuò dal Minimalismo la struttura modulare e la ripetizione, e dal Dadaismo la curiosità verso materiali sempre nuovi. La materia ebbe un ruolo centrale nell’opera della Hesse, il cui intento era quello di spezzare tutti i legami che la legavano al quotidiano. La plastica, ad esempio, non era più considerata il materiale per costruire un dato oggetto, bensì una materia pura, da trasfigurare lasciandosi guidare dall’indagine artistica. ”Le cose diventano quel che diventano”, diceva la Hesse....

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Posted on Lug 10, 2013 in Musei | 0 comments

Giorgio Morandi al MAMbo: nulla è più astratto del reale

Giorgio Morandi al MAMbo: nulla è più astratto del reale

Se qualcuno ritenesse ancora valido il binomio fra arte e sregolatezza, dovrebbe immergersi per qualche ora nella vita e nell’opera di Giorgio Morandi. L’occasione è data dalla recente soluzione espositiva che il MAMbo di Bologna ha proposto nella sua cosiddetta manica lunga, dentro la Collezione Permanente. Il nuovo percorso permette di ripensare ciò che credevamo di sapere del grande artista bolognese e di valutarlo sotto una nuova ottica, in particolare ora che alcune opere dialogano con quelle di artisti nostri contemporanei. Partiamo da un dato di fatto: Morandi riteneva importante l’aspetto quotidiano dell’esistere, riteneva fondamentale un intimo rapporto con le cose che lo circondavano, un dialogo continuo sostenuto dal legame tra l’oggetto, protagonista della rappresentazione pittorica, e il soggetto che lo osserva. La sua è una pittura interiore, mentale, che agisce per togliere tutto il superfluo e andare al cuore del mondo. Morandi ha sempre vissuto a Bologna, in un appartamento di Via Fondazza. Vi si era trasferito nel 1910, dopo la morte del padre e lo abitò con...

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Posted on Giu 25, 2013 in Musei | 2 comments

MAGMA Follonica: un museo tra archeologia industriale e tecnologie multimediali

MAGMA Follonica: un museo tra archeologia industriale e tecnologie multimediali

In un mondo che si va sempre più smaterializzando grazie all’ascesa prepotente della cultura digitale, recuperare, attraverso opere di musealizzazione efficaci e intelligenti, il lavoro per come era inteso nel XIX secolo, può aiutare a capire da dove veniamo e cosa siamo stati prima di giungere all’oggi. Prendiamo Follonica, una città in provincia di Grosseto, posta in una zona che già dal tempo degli Etruschi, è stata un centro importante nella lavorazione dei metalli, data la vicinanza alle colline metallifere. L’attività mineraria ha influenzato la vita lavorativa e culturale di tutto il territorio. Ma è stato a partire dal 1834 che Leopoldo II di Toscana scelse di costruire proprio qui le Reali e Imperiali Fonderie e di dare un impulso moderno all’attività della lavorazione dei metalli che affondava le radici in epoche remote. Attorno alle fonderie si andò a creare un villaggio con edifici residenziali e con servizi necessari a coloro che erano stati costretti a trasferirsi a Follonica per lavoro. L’impianto siderurgico si specializzò nella produzione della ghisa...

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Posted on Giu 21, 2013 in Musei | 0 comments

Casa museo De Chirico: la metafisica della tranquillità

Casa museo De Chirico: la metafisica della tranquillità

Di fronte a un’opera d’arte si ha sempre il dubbio che sia o la manifestazione più profonda e sincera dell’artista o una finzione, una maschera dietro cui cela il suo mondo, un meccanismo che offusca invece di metterne a fuoco la personalità. Questione spinosa da risolvere, tanto che a volte sono alcuni elementi esterni a rivelarci i piccoli grandi segreti degli artisti, segnali passati sotto traccia – lettere e oggetti rinvenuti per caso, sbandate per uomini o partiti politici, tradimenti fatti e subiti, preferenze sessuali, interviste rilasciate in momenti di totale disarmo, foto inedite. Altre volte possono essere le abitazioni in cui hanno vissuto ad alzare il velo sulla loro esistenza e sulla loro arte, a rivelarci qualcosa di più intimo e laterale. Il tema della relazione tra vita e arte ci porterebbe troppo lontano, quindi, per adesso, accontentiamoci di visitare la casa di Giorgio De Chirico, in Piazza di Spagna a Roma, dove ha vissuto con la moglie dal 1948 al 1978, anno della morte. Vediamo se questa...

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Posted on Giu 7, 2013 in Musei | 0 comments

Pinacoteca di Brera: il tema del corpo nella collezione del museo

Pinacoteca di Brera: il tema del corpo nella collezione del museo

La collezione della Pinacoteca di Brera di Milano, ricca di capolavori, è molto estesa e variegata. Si attraversano, sala dopo sala, epoche, tecniche e espressioni artistiche, stili diversi. Sta a chi la visita, ogni volta, scorgere un punto di vista obliquo e trovare una connessione che leghi le opere tra loro, un filo rosso che unisca oggetti d’arte distanti secoli. In questa occasione vorremmo proporvi come chiave di lettura il corpo. Com’è visto di quadro in quadro, di statua in statua, di epoca storica in epoca storica. Partiamo dagli idoli dell’arte cicladica, il cui massimo splendore va dal 2500 a.C. al 2000 a.C. Qui il corpo è stilizzato nella pietra e chi scolpiva non cercava la rifinitura e il dettaglio, bensì la forza evocativa a cui le linee più essenziali sanno dar voce. Queste figure sono spesso donne nude con le mani sul ventre, probabile rappresentazione della dea madre, simboleggiante la fertilità e la fecondità. Sfidando l’erosione del tempo e delle vicende umane, anche alcuni pezzi di scultura minoica,...

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Posted on Mag 15, 2013 in Musei | 0 comments

MAO Torino: una finestra sull’Oriente nel cuore antico della città

MAO Torino: una finestra sull’Oriente nel cuore antico della città

Il Quadrilatero romano è conosciuto come uno dei più frequentati centri della movida torinese, ma è anche uno dei nuclei multietnici della città, dove sorseggiare un dolcetto d’Alba o fumare un narghilè. I torinesi sono soliti frequentare questo quartiere di sera, in viuzze con i déhors dei locali sempre pieni. Di giorno, al contrario, i vicoli sono piuttosto silenziosi, come avessero bisogno di quiete dopo il can-can della notte. La geometria urbana, fatta di un reticolo ordinato di vicoli, è tutt’oggi modellata sull’antico castrum romano, il vecchio cuore della città. All’incrocio tra due di queste piccole arterie, via San Domenico e via Sant’Agostino, si trova l’ingresso del MAO, il Museo d’Arte Orientale. L’acronimo ammicca a uno dei personaggi più noti del mondo orientale, Mao Tze-Tung, una figura che Andy Warhol ha trasformato in icona pop. Il museo, inaugurato il 5 marzo del 2008, è ospitato all’interno di Palazzo Mazzonis, un’antica residenza seicentesca acquistata, nel 1870, dal Cavalier Paolo Mazzonis, un industriale tessile. In seguito la proprietà passò al figlio...

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Posted on Mag 13, 2013 in Musei | 0 comments

Villa Panza di Biumo: arte contemporanea tra salotti, scuderie e un parco secolare

Villa Panza di Biumo: arte contemporanea tra salotti, scuderie e un parco secolare

È confortante sapere che poco lontano dalla vita cittadina esistano posti capaci di estraniare dalla frenesia quotidiana e immergere in un’atmosfera senza tempo. Perfetto esempio, a pochi chilometri di distanza dal centro di Varese, è Villa Panza, attorniata da un parco di oltre 33.000 metri quadrati. La villa, risalente alla metà del XVIII secolo e poi ampliata nel corso dell’Ottocento, nel 1996 è stata donata al FAI dal conte Giuseppe Panza di Biumo, suo ultimo proprietario. Le stanze della villa, pur impreziosite da una variegata collezione permanente, sono state conservate nel modo più fedele possibile alla loro funzione primitiva, così da non dare l’impressione di passeggiare per un museo, ma per una casa vissuta. La scelta delle opere è volta a dare una sintesi dei periodi storici a cui appartengono, si parla dunque di collezione “in profondità”, piuttosto che in estensione. All’ingresso della villa, ad accogliere i visitatori, ci sono i profili morbidi e tondeggianti di Ross Rudel, che si rifanno alle forme organiche, e le opere di Max...

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Posted on Mag 3, 2013 in Musei | 1 comment

GAM di Torino: un percorso tra arte e natura

GAM di Torino: un percorso tra arte e natura

La Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino – GAM per gli amici – dal suo rinnovamento iniziato nell’ottobre 2009, ha rivoluzionato il criterio di disposizione delle sue opere: non sono più raccolte in ordine cronologico, bensì per criterio tematico. I temi che fungono da filo rosso tra le opere cambiano ciclicamente, così tutte le volte sembra di passeggiare per una mostra diversa, ascoltando diverse storie. In armonica contrapposizione con l’ampia riflessione sull’etica, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino propone un percorso dedicato alla natura. Oggetto di interesse non è la mera riflessione sulla natura in sé e per sé: sono coinvolti attivamente gli sguardi di tutti gli artisti che si sono presi in carico il tema. Ecco dunque che nella prima sala è indagato il rapporto con la natura vista come ritmo rituale: insieme alla scultura in gesso di Davide Calandra, che ritrae un aratro in piena attività, sono raccolte le opere di Antonio Fontanesi, capaci di estrapolare dal rituale momenti precisi, e immortalarli...

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Posted on Mag 2, 2013 in Musei | 0 comments

GAM Torino: un percorso tra arte e etica

GAM Torino: un percorso tra arte e etica

La Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino – GAM per gli amici – dal suo rinnovamento iniziato nell’ottobre 2009, ha rivoluzionato il criterio di disposizione delle sue opere: non sono più raccolte in ordine cronologico, bensì per criterio tematico. I temi che costituiscono il filo rosso tra le opere cambiano ciclicamente, così tutte le volte sembra di passeggiare per una mostra diversa, ascoltando diverse storie. Al momento, una delle riflessioni filosofiche proposte dalla GAM si incentra sul binomio etica e natura. Il percorso si apre con una sala che esplora l’etica civile, intesa come “teoria del vivere”. A questa sezione appartiene quadro Il coltello di Giuseppe Bottero, che ritrae un uomo steso a letto, quasi esanime, il figlio bambino proteso su di lui, la moglie seduta in un angolo della stanza, poco lontana ma assente. Si potrebbe dire che ciascuno dei personaggi incarni uno stadio di diversa accettazione del dolore: il bambino è ignaro, non ne ha mai avuta esperienza diretta, la sua espressione è quasi curiosa,...

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Posted on Apr 24, 2013 in Musei | 0 comments

Il gabinetto segreto di Napoli: l’eros degli antichi a Pompei ed Ercolano

Il gabinetto segreto di Napoli: l’eros degli antichi a Pompei ed Ercolano

Quando dal 1748 si iniziarono a scavare e a portare alla luce le città di Pompei ed Ercolano, la cui vita era stata bloccata bruscamente dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., si configurarono piano piano tutti gli aspetti dell’esistenza che si conduceva a quell’epoca, da quelli sociali a quelli religiosi. Com’era ovvio si trovarono anche numerose e schiette testimonianze delle abitudini sessuali delle popolazioni di quell’area. Alcuni edifici pubblici, tra cui i lupanari, e molte case private, dalle più nobili alle più popolari, restituirono una serie di oggetti, di pitture, di statue a soggetto erotico che offrono un panorama variegato e abbastanza completo di quelle che erano le propensioni e i costumi sessuali del periodo. A mano a mano che le operazioni di scavo e di catalogazione avanzavano gli addetti, con malcelato stupore, decisero di riservare a queste testimonianze alquanto piccanti un’area specifica del Museo Ercolanese di Portici. Dopo il trasferimento al Museo Archeologico di Napoli, la collezione fu chiamata in più modi “Gabinetto degli oggetti osceni” e poi...

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Posted on Apr 19, 2013 in Musei | 0 comments

Museo Enzo Ferrari: un viaggio dentro la leggenda

Museo Enzo Ferrari: un viaggio dentro la leggenda

Velocità, rombo, motori, meccanica: parole che sembrano tagliate su misura per chi abita lungo la via Emilia. Deve possedere un DNA speciale questo tratto di strada, visto che lungo il suo percorso, nel Novecento, sono nati alcuni dei miti del motorismo italiano e internazionale. I marchi Ferrari, Ducati, Lamborghini, Maserati, De Tomaso sono concentrati in pochi chilometri, nomi che oggi come ieri evocano fin da subito passione, sprint e meraviglie tecnologiche. Per celebrare il più famoso di questi nomi, circa un anno fa, è stato riaperto il Museo Enzo Ferrari. Il nuovo museo unisce due edifici. Il primo, storico, in mattoni rossi, con la scritta a caratteri cubitali “Officina meccanica Alfredo Ferrari” è stato circondato da una seconda avvolgente e immaginifica costruzione. Realizzata in vetro e con un tetto di alluminio giallo è diventata la galleria espositiva delle mitiche auto rosse. Il primo edificio dà subito una fitta la cuore, sì perché è proprio qui che nacque Enzo ed è qui che ha iniziato ad amare i motori, in...

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Posted on Apr 15, 2013 in Musei | 0 comments

Castello di Masnago: delizie cortesi e arte contemporanea

Castello di Masnago: delizie cortesi e arte contemporanea

  Il Castello di Masnago si trova a Varese, ed è perfetto per chi abbia voglia di gustarsi il parco in cui è immerso, l’architettura del complesso, risalente per lo più al Medioevo e celebre per i suoi interni affrescati, o la parte che ospita il Museo di Arte moderna e contemporanea. Insomma un posto che merita una visita. La passeggiata comincia al contrario, e prosegue indietro nel tempo. Ad aprire il cammino, fino al 5 maggio, sarà la mostra temporanea Trilogia, che raccoglie ventiquattro tavoli d’artista, 260 opere 25×25 e 46 libri d’artista. La sala che ospita i tavoli d’artista è un ristorante in cui ci si sazia di immagini. Senza bisogno di piatti, sedie o pietanze ci si aggira tra i tavoli, e ognuno racconta un microcosmo a sé, figlio dell’artista che lì ha lasciato la sua impronta. I dipinti 25×25 adornano le pareti di tutta la mostra, affiancando stili disparati. Lù Demo, ad esempio, usa l’acrilico su tela, e persino le dita si fanno pennelli. Per...

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Posted on Apr 14, 2013 in Musei | 1 comment

Cantiere del ‘900. In Piazza della Scala l’arte italiana del dopoguerra svela i suoi segreti

Cantiere del ‘900. In Piazza della Scala l’arte italiana del dopoguerra svela i suoi segreti

Un lato di Piazza Della Scala, per lungo tempo rimasto inerte, chiuso nel suo monumentale e distante splendore, ha ripreso vita, giusto qualche mese fa, ospitando un museo, sorprendente per location e qualità delle opere, chiamato Cantiere del ‘900. La sede espositiva va a completare la scenografia urbana dove si affacciano uno dei più celebrati teatri d’opera del mondo, l’imboccatura di Galleria Vittorio Emanuele e  palazzo Marino, simbolo della politica cittadina. Il luogo scelto per custodire le collezioni novecentesche del gruppo Intesa San Paolo è quindi una costruzione arcigna, fino a non molti anni fa, sede della Banca Commerciale italiana. Lo spazio, incentrato sull’arte del “secolo breve”, completa l’ala attigua, aperta nel 2011, dedicata all’Ottocento, dove è possibile vedere opere che da Canova arrivano fino alla fase prefuturista di Boccioni. L’impressione che dà il palazzo nella sua pancia è senza dubbio meno rigida di quella offerta dal volto. É probabile che a rendere l’interno più vivo concorra la presenza delle opere, i cui colori, forme e materiali trasmettono un...

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Posted on Apr 9, 2013 in Musei | 1 comment

Il museo Peggy Guggenheim di Venezia acquisisce la collezione Schulhof

Il museo Peggy Guggenheim di Venezia acquisisce la collezione Schulhof

Il cognome Guggenheim evoca subito un’immagine lampante e condivisa: arte. La Fondazione Solomon R. Guggenheim infatti gestisce alcuni dei musei più famosi del mondo. Il Solomon R. Guggenheim di New York, disegnato da Frank Lloyd Wright, il Guggenheim Museum di Bilbao, progettato da Frank Gehry e Palazzo Leoni Montanari, casa di Peggy, situato sul Canal Grande di Venezia. Nel primo caso, risalente alla fine degli anni ’60, l’edificio, all’esterno, si snoda come fosse un nastro di cemento bianco, mentre all’interno dà vita a una galleria espositiva che sale a spirale, piano dopo piano, fino alla cima dell’edificio. Il Guggenheim Museum di Bilbao è stato inaugurato nel 1997, ed è certamente uno dei musei più sorprendenti mai concepiti, una costruzione di grande complessità, sinuosa, imprevedibile, le cui varianti architettoniche sono esaltate dal rivestimento in titanio. Palazzo Leoni Montanari è architettonicamente più comune, ma è inserito lungo la via d’acqua più celebre del mondo che di comune non ha nulla. Si tratta di un’abitazione iniziata nel 1748 e mai portata a...

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