Pages Menu
TwitterRssFacebookPinterestGoogle Plus
Categories Menu

Posted on Ago 19, 2014 in Bere | 0 comments

Franciacorta Metodo Classico: bollicine italiane di qualità

Franciacorta Metodo Classico: bollicine italiane di qualità

Partiamo dal nome. Metodo Classico, che è come dire Champagne, senza poterlo dire per motivi di copyright. Si tratta di un processo di produzione di vino spumante che consiste nell’indurre la rifermentazione in bottiglia attraverso l’introduzione di zuccheri, lieviti selezionati e sostanze minerali. Passiamo ai numeri. La pressione contenuta in una bottiglia di Spumante Franciacorta è di circa sei atmosfere e, all’apertura, una e mezza si libera sotto forma di schiuma. Una volta versato nel calice si sprigiona lo spettacolo delle bollicine che risalgono in superficie, il perlage. In 750 millimetri di vino ci sono circa 250 milioni di bollicine – incredibile. I vigneti di Franciacorta occupano circa 20.000 ettari di terreno e sono distribuiti in una zona collinare situata tra Brescia e l’estremità meridionale del Lago d’Iseo. Si tratta di una striscia di terra con un clima mite che si è formata da quello che si chiama anfiteatro morenico, ovvero il risultato dello scavo e del successivo ritiro di un ghiacciaio. Andiamo all’origine del nome. Franciacorta non ha...

Read More

Posted on Lug 30, 2013 in Bere | 0 comments

Birrificio Italiano: la birra che toglie peso alle cose del mondo

Birrificio Italiano: la birra che toglie peso alle cose del mondo

Al Birrificio Italiano di Lurago Marinone, in provincia di Como, ogni birra ha il suo bicchiere. Ci sono quelli alti e svasati, quelli panciuti, quelli bassi e larghi, quelli che sembrano il sacro Graal. Ogni birra ha il suo boccale perché nessuna ha il corpo, il colore, la bevibilità delle altre e quindi, come a due donne diverse non calza ugualmente lo stesso vestito, a due birre diverse possono occorrere contenitori di gran lunga differenti. Sul menù, per guidare nella scelta, le birre sono raggruppate in cinque famiglie: la Freschezza, il Luppolo, il Malto, Altri Mondi e la Forza. Ogni famiglia è composta da birre che condividono la medesima filosofia non tanto di preparazione, quanto di sollecitazione del gusto. Ad esempio, le birre della Freschezza sono delicate, rinfrescanti, ottime compagne nelle sere d’estate, o quando l’estate è troppo lontana e si ha voglia di proiettarcisi sorseggiando un buon bicchiere. Fa parte di questa famiglia la Fleurette, dal godibile retrogusto floreale, che sul menù viene presentata come la birra che...

Read More

Posted on Lug 11, 2013 in Bere | 0 comments

Barbaresco: nel cuore delle Langhe fra vini pregiati e torri antiche

Barbaresco: nel cuore delle Langhe fra vini pregiati e torri antiche

Nel nome del vino Nebbiolo sta racchiusa la storia della sua preparazione: le uve necessarie per produrlo vengono raccolte ad ottobre inoltrato, nella stagione delle nebbie. Ecco, dunque, che a conoscere la ragione dell’etimologia, quando lo si assapora è come se si riuscisse a vedere la nebbia che sale tra i vitigni, avvolgendoli e rarefacendo l’atmosfera. A maggior ragione è evocativo il nome Prima nebbia, che la cantina Le rocche dei barbari ha dato al proprio Nebbiolo, le cui uve vengono raccolte, appunto, al sorgere delle prime nebbie. La cantina si trova nel cuore di Barbaresco, piccolo paese delle Langhe celebre per l’omonimo vino, di cui Le rocche dei barbari produce ben tre variazioni, a seconda della diversa stagionatura. Il Barbaresco 2006 ha un retrogusto che ricorda il ciliegio della botte in cui è stato conservato, il 2003 viene da un’annata particolarmente buona, molto secca, i cui benefici si ripercuotono sul sapore del vino, e il 1998 è il più sfaccettato nel gusto, data la più lunga conservazione nelle...

Read More

Posted on Mar 27, 2013 in Bere | 1 comment

Prosecco Superiore: un viaggio tra arte, storia e bollicine

Prosecco Superiore: un viaggio tra arte, storia e bollicine

Tutti coloro che assaggiano un sorso di Prosecco Superiore dovrebbero chiudere gli occhi un secondo e liberare l’immaginazione. Probabilmente quello che gli si presenterebbe di fronte sarebbero colline ricche di vigneti, ricamate dal lavoro secolare dell’uomo, le alture della zona che da Valdobbiadene porta a Conegliano, un territorio di una bellezza folgorante, dove si produce uno spumante aromatico, elegante e fresco. Oltre alla produzione di uno dei vini più conosciuti d’Italia, questo territorio ha profondi legami con l’arte, basti pensare a due fra i principali artisti del Rinascimento veneziano come Giovanni Bellini e il suo allievo Cima da Conegliano. Nelle loro opere, alle spalle, dei personaggi principali – Madonne dai volti sereni, angeli fulgenti, santi solenni – appaiono scorci dove è possibile riconoscere le linee del paesaggio dei dolci colli di Conegliano e Valdobbiadene. Per conoscere meglio, cantine, borghi, chiese che celano capolavori inattesi è stata creata la cosiddetta “Strada del vino”. Il percorso, lungo circa 35 chilometri, permette di godersi i profili delle Dolomiti Venete, scenari con versanti...

Read More

Posted on Mar 22, 2013 in Bere | 0 comments

Toscana: un tour fra le cantine futuristiche della Maremma

Toscana: un tour fra le cantine futuristiche della Maremma

La Maremma mantiene ancora un aspetto rurale, talvolta rude, e offre paesaggi incontaminati, borghi medievali da scoprire senza fretta, sbagliando strada, lasciandosi guidare da uno scorcio, da un campanile intravisto fra filari di cipressi. Eppure in mezzo a questo universo apparentemente fermo a qualche era passata, si sono innestati elementi di innovazione strabilianti, in particolare ci riferiamo alle cantine dove viene ricavato uno dei prodotti più celebri di questo territorio: il vino come il Morellino di Scansano e il Montecucco. Oltre a godervi l’atmosfera da relax bucolico, lungo le strade tutte curve di queste zone potrete incontrare aziende vinicole che hanno investito fior di soldi per creare cantine da sogno. A Gavorrano, ad esempio, Renzo Piano, uno dei più famosi architetti del mondo, ha realizzato una cantina per La Rocca di Frassinello. Il progetto si sviluppa prevalentemente sottoterra e la parte emersa ha una struttura di vetro e acciaio con una torre al centro che serve per catturare la luce. Notevole e scenografico è l’anfiteatro dove vengono riposte le...

Read More

Posted on Mar 20, 2013 in Bere | 0 comments

La Grappa al ponte di Bassano, un posto suggestivo e ricco di storie

La Grappa al ponte di Bassano, un posto suggestivo e ricco di storie

Cominciamo dal Ponte Vecchio, dicendo che è stato progettato da Andrea Palladio nel 1569. L’architetto padovano è stato uno dei grandi geni dell’architettura mondiale. Impossibile immaginare la gloria della Serenissima senza le sue ville e certi scorci di Vicenza e di Venezia senza le linee delle sue chiese, una su tutte la Basilica di San Giorgio Maggiore. La Casa Bianca, la residenza del presidente degli Stati Uniti, deve molto allo stile di Palladio. Ma torniamo al Ponte Vecchio, realizzato in legno e con una copertura che  protegge il percorso in tutta la sua lunghezza. Sotto le sue arcate passa il Brenta. Il fiume di solito scorre tranquillo, ma certe  piene sono state causa di crolli, alcuni fatali, come quella, violentissima, del 1748 che l’ha raso al suolo. Dal centro del ponte, guardando a nord, si ha una splendida vista sul Canale di Brenta, che rappresenta la parte meridionale della Valsugana. Sempre da lì è possibile scorgere il Monte Grappa. Nei giorni di sole, sulla cima, si può scorgere uno...

Read More

Posted on Mar 13, 2013 in Bere | 1 comment

Soave: la città e il vino, un’accoppiata da non perdere

Soave: la città e il vino, un’accoppiata da non perdere

Soave: la città e il vino, un’accoppiata da non perdere Dolce, gradevole, buono, in una parola: Soave, proprio come le colline dove cresce l’uva con cui si fa il vino che prende il nome dal paese. Il Soave è un vino bianco dal profumo intenso di mandorla, e Soave è una cittadina murata ricca di storia, in provincia di Verona, circondata da vigneti. La si scorge già da lontano, mentre si percorre l’autostrada. In mezzo alla pianura, a mano a mano che ci si avvicina, si notano prima i colli, poi le mura, poi il castello vero e proprio lassù aggrappato all’altura. Vale la pena fare una visita al castello e poi magari a qualche cantina, lì nei dintorni. La rocca sembra uscire dritta dritta dalle fiabe, né più né meno. Il ponte levatoio, le mura con le merlature, i grandi piazzali per le feste, le torri di vedetta e il mastio – il torrione centrale dove ci si ritirava in caso di attacco e che faceva da ultimo...

Read More

Posted on Mar 12, 2013 in Bere | 4 comments

Moscato di Scanzo, un passito tutto da scoprire

Moscato di Scanzo, un passito tutto da scoprire

Il Moscato di Scanzo è uno dei vini italiani passiti più antichi e nobili, amato da chi cerca un vino prezioso, adatto alla meditazione. Poco fuori Bergamo, in una zona che nulla ha da invidiare alle più celebri zone vinicole tricolori, sui colli del Comune di Scanzorosciate, 30 ettari in tutto, si allineano i vigneti che danno vita alla caratteristica uva di colore nero-blu. Si ha notizia di questo vino fin a partire dalla metà del Quattrocento. Oltre a essere uno dei rari moscati neri, è famoso per altre due ragioni. La prima: essere stato il primo vino italiano a venire quotato alla Borsa di Londra. Il secondo: uno dei più famosi bergamaschi nel mondo, Giacomo Quarenghi, architetto ufficiale di Caterina II tra il 1780 e il 1785, oltre a rendere memorabile la città russa, grazie ai suoi edifici, regalò alla zarina una fornitura del prezioso vino liquoroso in segno di gratitudine. Il Moscato di Scanzo si accompagna a formaggi erborinati, al cioccolato o alla pasticceria a base di...

Read More