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Posted on Ago 19, 2014 in Borghi | 0 comments

Castiglione Olona: il Rinascimento toscano in Lombardia

Castiglione Olona: il Rinascimento toscano in Lombardia

Sette chilometri, una distanza piccola tutto sommato. Moltiplicatela per se stessa e otterrete la superficie di Castiglione Olona. Sette chilometri quadrati di tetti rossi e strade tortuose, acciottolati che s’insinuano tra le case e archi che introducono a cortili interni che ospitano ancora frammenti di Medioevo. La pianta del paese, più che a uno spunto topografico, deve la sua conformazione all’impronta di Branda Castiglioni, il cardinale che decise di farne una cittadella ideale del Rinascimento. Il suo intento di creare luoghi in cui appellarsi alle arti si tocca con mano, guardando alla costellazione di palazzi e chiese che costituisce la spina dorsale del borgo. Fu Branda a fondare la prima biblioteca del paese, luogo prezioso e molto raro a quei tempi, e a lui si deve la presenza della Scuola di Canto e Grammatica che oggi è la sede del municipio. Si può dire che il versetto di Geremia che Castiglioni scelse come motto araldico quando fu nominato cardinale, e cioè: Dice il Signore fermatevi sulle strade, guardate, informatevi...

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Posted on Lug 2, 2014 in Borghi | 0 comments

Castello di Pagazzano: gioiello della bassa bergamasca

Castello di Pagazzano: gioiello della bassa bergamasca

Il territorio bergamasco è ricco di luoghi di grande fascino. A partire dal capoluogo, con la sua splendida città arroccata, per passare alle valli, finendo ai laghi e ai fiumi che offrono panorami splendidi e sempre nuovi in ogni stagione. Anche quella che viene definita la bassa bergamasca offre monumenti e paesi degni di nota e meritevoli di interesse e di una visita. Attorniato dai verdi campi della pianura bergamasca, il castello di Pagazzano è fra i numerosi edifici della provincia che testimoniano la vita e la storia dell’Alto Medioevo. Il castello fu costruito nel XIV secolo quando il territorio era governato da Bernabò Visconti. Su una pianta quadrangolare vennero edificati il mastio all’ingresso e l’ala nord-est, dedicata alle cerimonie di rappresentanza. Nel 1454 la proprietà passò nelle mani di Pietro e Sagramoro Visconti che ampliarono e rinforzarono la struttura. Il castello fu circondato da un fossato, ancora oggi contenente acqua, e da una cinta muraria, a cui si aggiunsero le torri angolari. Venne anche fortificato il mastio a...

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Posted on Set 24, 2013 in Borghi | 0 comments

Sarmede, il paese della fiaba

Sarmede, il paese della fiaba

C’era una volta Štěpán Zavřel, un illustratore che veniva da Praga. Il suo amore per l’arte, frustrato dal regime che a quei tempi controllava la città, lo spinse a rifugiarsi in Italia, patria dell’arte antica che tanto amava. Per la propria casa, Štěpán scelse Sarmede, un piccolo paese immerso tra le colline nei pressi di Treviso. Le strade di Sarmede, oggi come allora, disegnano tra il verde curve che paiono concepite da un pittore. Ma se la conformazione naturale del paese sembrava già di per sé uscire da un dipinto, l’avvento dell’illustratore ne accentuò l’aura fiabesca. Nel 1983, Zavřel fondò a Sarmede la Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia, nel 1989 la Scuola Internazionale d’Illustrazione. Con gli anni, gli amici più cari dell’illustratore si unirono a lui nel popolare il paese dei propri scenari fiabeschi: tra una casa e l’altra, in piazza, in scorci inaspettati, fanno capolino affreschi capaci di trasfigurare la realtà in un luogo di fiaba. La Mostra fondata da Zavřel ha girato il mondo, ospitata in diverse...

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Posted on Set 19, 2013 in Borghi | 0 comments

Il comune di Gromo, tra boschi e miniere

Il comune di Gromo, tra boschi e miniere

La vallata in provincia di Bergamo in cui scorre il fiume Serio prende il nome di Valle Seriana e si fa strada per circa cinquanta chilometri tra le Alpi Orobie. È una valle che presenta paesaggi diversi. Il verde dei boschi rigogliosi raggiunge altezze notevoli per poi lasciar spazio alle rocce delle Orobie e al Pizzo della Presolana, un massiccio che sembra essersi distaccato dal gruppo delle Dolomiti per posarsi tra la Val Seriana e la Val di Scalve. Ma è anche il sottosuolo ad essere ricco, infatti, nei dintorni è possibile trovare chilometri di miniere metallifere che in passato permisero la nascita di importanti attività e lo sviluppo dell’intera valle. I primi a sfruttare il sottosuolo furono i Romani che iniziarono a scavare il ferro intrappolato sotto uno dei borghi montani più caratteristici: Gromo. Il comune di Gromo ha poco più di mille abitanti e deve la sua fortuna proprio all‘estrazione di ferro e argento. Soprattutto a partire dal Medioevo, infatti, nel paese sorgono numerose fucine per la...

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Posted on Set 17, 2013 in Borghi | 0 comments

Vino, nocciole e storia: il comune di Lu Monferrato

Vino, nocciole e storia: il comune di Lu Monferrato

La zona collinare del Piemonte compresa tra le province di Alessandria e Asti è chiamata Monferrato, diviso in Monferrato Basso, Alto e Astigiano per via della sua posizione e in parte per la conformazione del territorio. Soprattutto durante la stagione autunnale, questa zona insieme a quelle confinanti delle Langhe e del Roero sembrano ben raffigurare le immagini descritte dalla famosa poesia “San Martino” di Carducci: nebbia che sale su per i colli e le vie di un borgo intriso dall’odore del vino nuovo. Una fotografia di questo suggestivo paesaggio è il comune di Lu  Monferrato, un piccolo paese le cui radici affondano nella storia Celtica e Romana. Le vicende storiche di Lu sono un susseguirsi di battaglie e prese di potere da parte di diverse famiglie, dai Metili ai Marchesi Aleramici alla famiglia bizantina dei Paleologi, la cui abitazione è sopravvissuta. Dopo i Visconti, i Bobba e i Gonzaga, nel 1708 Lu e il Monferrato vengono acquistati dai Savoia, assicurando loro stabilità e portandoli poi all’inclusione con il Regno...

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Posted on Set 3, 2013 in Borghi | 0 comments

La città di Glorenza, la più piccola dell’Alto Adige

La città di Glorenza, la più piccola dell’Alto Adige

Dopo i quasi 50 tornanti che scendono dai 2758 metri del Passo dello Stelvio, ai piedi del maestoso Gruppo dell’Ortles e confinante con Austria e Svizzera, si trova la Val Venosta. Siamo in Alto Adige e l’appellativo “Granaio del Tirolo” si addice perfettamente a questa valle che appare come un’ampia distesa verde, ricca di campi e alberi da frutto, solcata dal fiume Adige e racchiusa tra alte vette che sembrano proteggerla, ma che non la privano dei raggi solari. Un luogo adatto all’agricoltura che ne diventa l’attività principale, soprattutto mirata alla coltivazione delle celebri mele. Nella parte detta “Alta” della Val Venosta, proprio lungo il corso dell’Adige, sorge lo splendido borgo di Glorenza (Glurns), la più piccola città dell’Alto Adige. Le prime notizie di questo villaggio risalgono al 1163 e viene descritto come un importante nodo commerciale, grazie alla sua posizione intermedia tra Valtellina, Grigioni e Tirolo e la vicinanza ai confini stranieri. Nel XIII secolo Glorenza viene dotata di un muro di cinta lungo tutto il suo perimetro,...

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Posted on Ago 2, 2013 in Borghi | 0 comments

Issogne e Fenis: meravigliosi castelli in Val d’Aosta

Issogne e Fenis: meravigliosi castelli in Val d’Aosta

Dal 1400, sulla sponda destra della Dora Baltea, in Valle d’Aosta, si eleva un fortilizio residenziale: il castello di Issogne, dal nome della località in cui sorge. Si presenta come una dimora rinascimentale, esternamente poco decorata, anzi quasi austera e con torrette poco più alte dell’edificio. Le mura racchiudono un cortiletto al cui centro si trova un albero di melograno in ferro battuto dai cui rami zampilla acqua. Sulle facciate interne delle mura sono presenti numerosi affreschi, raffiguranti gli stemmi della famiglia Challant, costruttori e proprietari storici. Anche le parti sottostanti le volte del porticato, sempre nel cortiletto, sono affrescate con colorati disegni realistici. Si può accedere alle sale interne del castello, ricostruite nel dettaglio, e si possono vedere la cucina attrezzata con gli oggetti dell’epoca, la sala da pranzo e la sala baronale con le travi del soffitto e le pareti dipinte con paesaggi, scene di caccia e il Giudizio di Paride. Salendo la scala a chiocciola in pietra si accede al primo piano dove si trova la...

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Posted on Lug 31, 2013 in Borghi | 0 comments

Castello di Otranto: innalzato tra i flutti del mare

Castello di Otranto: innalzato tra i flutti del mare

Nell’immaginario comune, il castello è quasi sempre abbarbicato su uno sperone di roccia, immerso tra le nebbie, che domina imponente la vallata, protetto da robuste mura. Tali immagini ci conducono subito a fantasticare e a costruire scenari di corte, tra danze e musiche e poi a trame più cruente dove a prendere il sopravvento sono battaglie e assedi lunghissimi. Se invece prendiamo Otranto, cittadina pugliese tra le più incantevoli, la scena è diversa, eppure altrettanto suggestiva. Anche qui c’è un castello, vero, ma le mura sembrano sorgere direttamente dal mare cristallino, come se formassero con l’acqua un tutt’uno a difesa del borgo. Il borgo storico e la cattedrale rappresentano uno dei gioielli del Salento, una lingua di terra tra le più ricche di sorprese e meraviglie d’Italia. Al centro di Otranto si accede tramite una porta chiamata Porta Terra facente parte delle mura che, nel corso dei secoli, sono state più volte riassettate. Il borgo è un groviglio di vicoli, stradine, svolte improvvise e strade cieche, spesso in salita,...

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Posted on Lug 29, 2013 in Borghi | 0 comments

Rocca di Gradara: i trabocchetti della storia

Rocca di Gradara: i trabocchetti della storia

Anche chi non si intende di storia avrà sentito nominare i Malatesta, gli Sforza, i Della Rovere, i Medici e i Borgia. Questi potenti casati si sono fatti la guerra per secoli, tramandando conflitti di generazione in generazione e consumando delitti e passioni, non facendosi mancare intrighi e sotterfugi. Ma sembra ci sia un elemento che li accomuna: il castello di Gradara, uno dei più affascinanti d’Italia, situato al confine tra Marche e Romagna, su un colle che domina la valle, dove la vista si spinge fino all’Adriatico. Chiudete gli occhi e immaginate un castello medievale nato come fortezza militare e trasformatosi con il tempo in dimora nobile. Gradara è uno dei castelli meglio conservati e una attenta ristrutturazione lo rende un perfetto esempio di fortezza medievale. Il castello si vede anche in lontananza e si presenta rialzato e accerchiato da un insieme di mura e torri che danno, a chi lo osserva, l’impressione di essere finiti in un romanzo storico o in una ricostruzione cinematografica. La struttura è...

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Posted on Lug 23, 2013 in Borghi | 0 comments

Castelli della Valle d’Aosta: la maestosità di forte Bard

Castelli della Valle d’Aosta: la maestosità di forte Bard

Sappiamo che è un gioco di parole, ma si può affermare che le valli, dalle più importanti alle minori, della Valle d’Aosta sono ricche di castelli, fortificazioni e torri, alcuni visitabili, altri che si possono ammirare solo all’esterno. Del resto la regione è sempre stata un passaggio obbligato per chi voleva attraversare le Alpi. Per questo motivo in molti decisero di lasciare i centri abitati e occupare zone lontane dai controlli, di costruire castelli su punti elevati in modo da dominare il territorio e quindi di chiedere pedaggi per sostentarsi. I primi manieri compaiono nell’XI secolo e sono di tipo difensivo, poi, attorno al Seicento, iniziano a nascere castelli residenziali che sostituiscono quelli del primo tipo. Tra le fortezze più imponenti c’è il Forte di Bard. L’edificio si trova su un promontorio in mezzo a una valle scavata dallo scorrere della Dora Baltea, il fiume per eccellenza della Valle d’Aosta. La costruzione non solo è sopraelevata e domina la vallata in modo strategico, ma si trova anche vicino al...

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Posted on Lug 16, 2013 in Borghi, Montagna | 0 comments

Nei dintorni di Siena: il monte Amiata tra geologia, leggende e acque sulfuree

Nei dintorni di Siena: il monte Amiata tra geologia, leggende e acque sulfuree

Il Monte Amiata, dalla forma quasi conica, in parte irregolare, con i suoi 1738 metri si eleva nel sud della Toscana tra la Maremma, la Val di Chiana e la Val d’Orcia, e raccoglie storia, leggende, sapori e altri elementi di forte attrattiva. È di origine vulcanica, anzi, è un vulcano, anche se ormai spento. È grazie alla sua attività risalente a migliaia di anni fa che si formò il tufo che caratterizza la zona e, ancor più importante, che permise agli Etruschi di stabilirsi nei suoi dintorni. Furono i primi, infatti, a sviluppare insediamenti e a considerarlo un santuario naturale, un luogo di contatto con le divinità. Dopo i Romani, anche i Longobardi si stabilirono nei pressi di questa altura. A testimoniarlo sono rimasti castelli e rocche. Queste zona rimase protetta almeno fino alla costruzione della via Francigena, una strada che permetteva ai pellegrini di raggiungere Roma e che attraversava anche il territorio dell’Amiata, passando sotto l’Abbazia di San Salvatore. Si dice che il monastero sia stata voluto...

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Posted on Lug 15, 2013 in Borghi | 0 comments

Riviera ligure di Ponente: sapori e paesaggi d’Alassio

Riviera ligure di Ponente: sapori e paesaggi d’Alassio

Una volta presa l’uscita Albenga dell’Autostrada A10, si percorre la statale Aurelia, sorta sulle basi dell’antica via romana Julia Augusta e, dopo pochi chilometri, ci si trova in cima a un’alta scogliera a strapiombo sul mare. Una curva dopo l’altra, si scopre il golfo di Alassio con la sua cittadina ai piedi delle colline. Siamo nella riviera di Ponente, in provincia di Savona, ad Alassio. Si ha ragione di credere che la storia della città inizi già nel primo millennio dopo Cristo con l’insediamento di alcuni abitanti delle alture, ma è nel X secolo che comincia ad esserci un’attività abitativa accertata. Nel 1540 Alassio viene governata da un podestà, mentre prima era sotto il potere civile e religioso dei Monaci Benedettini che abitavano sull’isola Gallinara, situata proprio di fronte al golfo. L’isola, vista dal Capo di Santa Croce ricorda una tartaruga, ed è una splendida riserva naturale con fondali strepitosi. È inoltre luogo di nidificazione dei gabbiani reali e conserva alcune gallerie usate per gli armamenti durante la Seconda...

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Posted on Lug 12, 2013 in Borghi |

Nel cuore della Val Marecchia: Santarcangelo di Romagna

Nel cuore della Val Marecchia: Santarcangelo di Romagna

C’è più di un motivo per cui Casadei, zio del famoso Raoul, scrisse “Romagna, Romagna mia lontan da te non si può star”. Sicuramente per il mare, il cibo, la gente alla mano, ma anche per il paesaggio ricco di borghi e di storia. Nella zona alle spalle di Rimini, in Val Marecchia, sorge il Comune di Santarcangelo di Romagna, sviluppatosi attorno alla parte più alta e antica della città che si posa sul Colle Giove. Questo borgo medievale presenta ancora la struttura originaria, con le mura, le abitazioni e la rocca Malatestiana, costruita da Sigismondo Pandolfo Malatesta nel 1447 sfruttando l’antico maschio fatto erigere precedentemente da Carlo Malatesta. Si dice che in questo luogo si sia svolta la vicenda, raccontata anche da Dante, di Paolo e Francesca, diventati amanti a causa del “galeotto libro”. Interessante comunque è la visita alle stanze dell’edificio, al cortile che ospita un pozzo ancora funzionante e alla torre da cui si gode di una splendida vista. Tutt’attorno strette stradine si inerpicano su per...

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Posted on Lug 8, 2013 in Borghi | 0 comments

Castello di Gabiano: nel labirinto della storia

Castello di Gabiano: nel labirinto della storia

Nell’era della localizzazione gps e delle mappe online, un labirinto è merce rara, occasione unica di provare per qualche istante l’ebbrezza di essersi persi, irraggiungibili da chi ci cerca. Al Castello di Gabiano, piccolo comune in provincia di Alessandria, non solo c’è un labirinto, ma è anche curato alla perfezione, tanto che i secolari buxus sempervivirens che lo costituiscono sembrano immutati nel tempo. Il castello, ora appartenente ai marchesi Cattaneo Adorno Giustiniani, è stato loro ceduto dai Gonzaga a saldo di un debito, ma prima ancora è appartenuto al marchese Guglielmo II di Monferrato, a cui era stato donato nel 1164 da Federico Barbarossa. Numerose, dunque, sono le famiglie che si sono succedute nel possesso del castello, la cui posizione, dall’alto della valle del Po, offre un’incantevole vista. Ad oggi, il castello si può visitare solo dall’esterno, passeggiando per il parco e a fianco delle imponenti merlature. L’accesso alla torre, in via del tutto eccezionale, sarà consentito il 15 settembre, in onore della manifestazione “Castelli aperti“. “Castelli aperti”, che...

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Posted on Lug 4, 2013 in Borghi | 2 comments

La bella estate: itinerari enogastromomici e letterali pavesiani

La bella estate: itinerari enogastromomici e letterali pavesiani

La bella estate secondo Cesare Pavese è quella stagione della vita in cui ogni cosa è ancora da venire, così lontana da sembrare piccola e facile da conquistare. La bella estate è la presunzione con cui la città si crede diversa dalla campagna, senza accorgersi di essere fatta della sua stessa carne e delle sue stesse ossa. La bella estate è un’estate in cui tutto è in procinto di accadere e, quando alla fine accade, nessuno sembra rendersene conto, perché troppo distratto dall’ansia di ottenere ancora qualcosa, ancora di più. Una bella estate, per noi, è quella con un libro di Pavese, e un buon bicchiere di vino. Quando la lettura e la bottiglia si possono concordare, poi, la sensazione di essersi ritagliati un momento perfetto è impagabile. Come fare? Programmando un fine settimana fuori porta nelle Langhe. Dal 29 giugno al 7 settembre, infatti, a Santo Stefano Belbo, la Fondazione Cesare Pavese ha inaugurato il Pavese Festival, occasione ideale per passeggiare per i luoghi dello scrittore guardandoli con...

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Posted on Giu 11, 2013 in Borghi, Mare | 0 comments

Villa Jovis a Capri: l’anima di Tiberio tra natura selvaggia e terrazze sul mare

Villa Jovis a Capri: l’anima di Tiberio tra natura selvaggia e terrazze sul mare

Capita a volte che il carattere di un uomo lasci un segno indelebile non solo nel ricordo della vita e delle opere, ma anche in tracce più concrete, tangibili. Prendete l’imperatoro Tiberio, ad esempio. Gli storiografi antichi descrivono il secondo imperatore della dinastia Giulio-Claudia, come un uomo introverso, poco incline alla vita sociale, crudele: una personalità malinconica e sospettosa. Un ritratto fin troppo negativo che non tiene conto delle imprese belliche giovanili, compiute all’ombra di Cesare e Ottaviano e nelle quali dimostrò un talento militare non comune. Succeduto piuttosto anziano ad Augusto, governò l’impero dal 14 al 37 d.C., conducendo una vita riservata e al tempo stesso una politica risoluta e pacifica. Lontano per educazione e carattere dagli intrighi e dalle maldicenze di corte, visse gli ultimi dieci anni del suo principato nell’Isola di Capri, guidando l’impero lontano da Roma, con tutti i rischi che la scelta comportava. Dicevamo dei luoghi dove si annidano il cuore e l’anima di una personalità forte.  Per Tiberio, questo oggetto dello spirito sembra...

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Posted on Giu 5, 2013 in Borghi | 3 comments

Borgo di Soncino: tra immaginari fantasy e torri inespugnabili

Borgo di Soncino: tra immaginari fantasy e torri inespugnabili

In una zona agricola e pianeggiante, densa di coltivazioni e disseminata di piccoli centri, alcuni sede di antiche comunità monastiche, altri di eccellenze architettoniche di stampo medievale e rinascimentale, ci si può imbattere in Soncino, un borgo in provincia di Cremona. Tutto l’abitato, circoscritto da una cerchia di mura e caratterizzato da un impianto regolare, evidente lascito di epoca romana, presenta palazzi e chiese di estremo fascino, ma, una volta superata la cinta muraria, è senza dubbio la rocca, ad attirare l’attenzione con più energia. Furono gli Sforza, che dominarono la cittadina a lungo, a voler consolidare l’antica fortezza risalente al Duecento. A partire dal 1473 l’ingegnere Bartolomeo Gadio mise in moto le modifiche dell’edificio. La struttura, completamente in mattoni, è contraddistinta da quattro possenti torri di cui l’unica circolare, più alta delle altre, era usata per l’avvistamento. Le mura ragguardevoli per dimensioni e altezza, furono concepite per attutire i colpi delle artiglierie. Erano protette da merlature e avevano caditoie da cui i difensori potevano lanciare pietre e liquidi...

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Posted on Giu 1, 2013 in Borghi, Mare | 0 comments

Camogli: la città dei mille velieri

Camogli: la città dei mille velieri

Si dice che l’efficacia di un romanzo sia dovuta sì al suo autore e alla sua capacità di incantare chi legge, ma anche al lettore stesso, al suo grado di partecipazione, alle sue doti di ricostruzione di ciò che chi scrive evoca o lascia intendere tra le righe. Succede così anche con le città – romanzi giganteschi e in continuo divenire. Chi le visita (le legge) deve mettere in moto la facoltà immaginativa e non accontentarsi di ciò che si trova di fronte. Le tracce del passato, i momenti di gloria o di decadenza, gli strappi architettonici, i mutamenti sociali sono rinvenibili qua e là o sono ricostruibili informandosi e facendo volare un poco la fantasia. Prendiamo Camogli, Liguria di Levante, il borgo marinaro che insieme a San Fruttuoso e Portofino costituisce la triangolazione più affascinante del Golfo del Paradiso. Ecco, innescate la miccia e immaginate quello che oggi è un tranquillo porticciolo, agli inizi dell’Ottocento. Riempite questo tratto di mare con velieri mercantili imponenti, con attività febbrili di...

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Posted on Mag 28, 2013 in Borghi, Dimore storiche | 0 comments

Villa Peyron a Fiesole: fra dolcezze, stravaganze e percorsi simbolici

Villa Peyron a Fiesole: fra dolcezze, stravaganze e percorsi simbolici

I colli di Fiesole, otto chilometri a Nord di Firenze, evocano subito immagini di delizia. Vegetazione rigogliosa, intercalata da cipressi disposti in posti strategici, ville signorili con giardini da mozzare il fiato, zone panoramiche che permettono di osservare la città del Giglio in tutta la sua monumentale bellezza, pievi, resti archeologici e abbazie che raccontano una storia millenaria caratterizzata dalla costante ricerca per l’armonia e per il perfetto equilibrio tra uomo e natura. L’eco delle colline fiesolane e del loro fascino era così potente che dagli inizi dell’Ottocento si andò a infoltire il numero di stranieri, soprattutto di origine britannica, che vennero a risiedere da queste parti. È probabile che andassero cercando l’eco di ciò che dal Rinascimento Fiesole aveva rappresentato per le famiglie benestanti, per gli artisti, i poeti e gli scrittori italiani: un luogo a metà tra il reale e il mitologico, capace di evocare i fasti di un passato glorioso. Lungo il semicerchio creato dai declivi naturali su cui è adagiata Fiesole sono stati creati insediamenti,...

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Posted on Mag 18, 2013 in Borghi, Parma | 1 comment

Terre verdiane: Parma e le altre cittadine del melodramma

Terre verdiane: Parma e le altre cittadine del melodramma

Le zone in cui è nato, cresciuto e hanno visto sbocciare il talento di Giuseppe Verdi – Roncole di Busseto, Busseto e Parma – possiedono un’anima ricca di canto e melodia. È una sorta di dolce veleno che qualcuno attribuisce alla nebbia e alla terra e che colpisce e appassiona la gente di queste parti, che fa sì che in certe trattorie, ancora oggi, si mangi e si beva cantando le arie di Verdi o che si formino circoli come il Club dei 27, nato in un bar nel lontano ‘58, dove si discuteva animatamente di lirica, e il cui nome si deve al numero di opere scritte dal compositore. Verdi nacque nella casa-osteria del padre, attività che accompagnava al lavoro nei campi. Una leggenda racconta che proprio mentre la madre lo metteva la mondo, al piano di sotto, stava suonando e cantando un gruppo di saltimbanchi. Da qui l’impronta che avrebbe segnato la sua esistenza. Molti di coloro che visitano la casa natale rimangono colpiti dalla semplicità della...

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