Castiglione Olona: il Rinascimento toscano in Lombardia
Sette chilometri, una distanza piccola tutto sommato. Moltiplicatela per se stessa e otterrete la superficie di Castiglione Olona. Sette chilometri quadrati di tetti rossi e strade tortuose, acciottolati che s’insinuano tra le case e archi che introducono a cortili interni che ospitano ancora frammenti di Medioevo. La pianta del paese, più che a uno spunto topografico, deve la sua conformazione all’impronta di Branda Castiglioni, il cardinale che decise di farne una cittadella ideale del Rinascimento. Il suo intento di creare luoghi in cui appellarsi alle arti si tocca con mano, guardando alla costellazione di palazzi e chiese che costituisce la spina dorsale del borgo. Fu Branda a fondare la prima biblioteca del paese, luogo prezioso e molto raro a quei tempi, e a lui si deve la presenza della Scuola di Canto e Grammatica che oggi è la sede del municipio. Si può dire che il versetto di Geremia che Castiglioni scelse come motto araldico quando fu nominato cardinale, e cioè: Dice il Signore fermatevi sulle strade, guardate, informatevi...
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