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Posted on Mar 27, 2013 in Bere | 1 comment

Prosecco Superiore: un viaggio tra arte, storia e bollicine

Prosecco Superiore: un viaggio tra arte, storia e bollicine

Tutti coloro che assaggiano un sorso di Prosecco Superiore dovrebbero chiudere gli occhi un secondo e liberare l’immaginazione. Probabilmente quello che gli si presenterebbe di fronte sarebbero colline ricche di vigneti, ricamate dal lavoro secolare dell’uomo, le alture della zona che da Valdobbiadene porta a Conegliano, un territorio di una bellezza folgorante, dove si produce uno spumante aromatico, elegante e fresco. Oltre alla produzione di uno dei vini più conosciuti d’Italia, questo territorio ha profondi legami con l’arte, basti pensare a due fra i principali artisti del Rinascimento veneziano come Giovanni Bellini e il suo allievo Cima da Conegliano. Nelle loro opere, alle spalle, dei personaggi principali – Madonne dai volti sereni, angeli fulgenti, santi solenni – appaiono scorci dove è possibile riconoscere le linee del paesaggio dei dolci colli di Conegliano e Valdobbiadene.

Per conoscere meglio, cantine, borghi, chiese che celano capolavori inattesi è stata creata la cosiddetta “Strada del vino”. Il percorso, lungo circa 35 chilometri, permette di godersi i profili delle Dolomiti Venete, scenari con versanti ripidi, alternati a dolci declivi e, su tutto, il decoro sconfinato dei vigneti.

Conegliano, Vittorio Veneto, Valdobbiadene, Pieve di Soligo possono rappresentare il luogo adatto per iniziare il proprio percorso di scoperta.

A Conegliano è d’obbligo una passeggiata sotto i portici della Contrada Grande, un tempo dimora delle famiglie nobili della città. Certo non può mancare una visita al Duomo, al suo fronte affrescato e all’interno dove è ospitata una pala d’altare di Cima da Conegliano.

Vittorio Veneto è ricordata nella storia italiana come il luogo dove si svolse lo scontro conclusivo del primo conflitto mondiale, la “Città della Vittoria”. Nei dintorni si trovano minuscole località di grande interesse vinicolo e storico.

Valdobbiadene è la città considerata il cuore del territorio del Prosecco Superiore. Qui si trova l’area del Cartizze, l’unico grande “cru” della denominazione, riconosciuto già nel 1969.

A Refrantolo invece viene prodotto il Passito citato nel “Don Giovanni” di Mozart. A Follina si trova l’abbazia cistercense di Santa Maria, dove si può ammirare uno dei chiostri più belli d’Italia. A San Pietro in Felletto si può scoprire l’Eremo di Rua di Feletto che offre un notevole paesaggio sul fondovalle.

Lungo la strada ovviamente sarà possibile fermarsi in osterie, bed & breakfast, ristoranti in cui accoglienza, ritmi sereni, cibo di qualità si accompagnano alla grandezza del Prosecco.

Un vino che è considerato, in Italia e nel mondo, come il re dell’aperitivo, ma che può essere abbinato a un pasto completo. Ottimo, ad esempio, con altri prodotti del territorio come il radicchio, i funghi porcini, la selvaggina allo spiedo. Si sposa bene anche con il pesce, soprattutto con spiedini e molluschi.

Insomma pur se breve questa escursione nelle terre del Prosecco, vuole stimolare chi è in cerca di una terra capace di offrire tesori naturali, artistici, architettonici ed enogastronomici sorprendenti. Lasciatevi guidare dall’istinto, potrete incontrare antichi manieri, mulini idraulici, edifici neoclassici, campanili, boschi incantati, verdi prati, leggende di abbazie infestate dai fantasmi. Buon viaggio e alla salute.

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