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Posted on Mar 23, 2013 in Arte e Cultura | 0 comments

Stramilano 2013: un’occasione per scoprire i segreti di Piazza Duomo

Stramilano 2013: un’occasione per scoprire i segreti di Piazza Duomo

Domenica Milano sarà invasa da coloro che parteciperanno alla Stramilano 2013. Il punto di partenza è la piazza più celebre della città che ospita l’altrettanto famoso Duomo. In pochi sanno che la cattedrale, oltre ad avere una storia complessa che parte attorno al 1386-87 e arriva fino a oggi, è una fucina di piccoli segreti inaspettati. Prendiamola un po’ alla lontana. A Brera, nel palazzo che ospita la  pinacoteca, si trova un Museo Astronomico con tanto di cupola per le osservazioni. È uno spazio piccolo, poco pubblicizzato, ricco però di strumenti meravigliosi che raccontano storie davvero avventurose.

Ad esempio: la meridiana del Duomo fu costruita dagli astronomi di Brera nel 1786. Come facevano a segnalare lo scoccare del mezzogiorno, ad esempio? C’era un addetto, al Duomo, che quando l’orologio solare segnava le 12 mandava dei segnali agli artificieri del Castello Sforzesco. Questi, ricevuto l’avviso, sparavano una cannonata. Per i milanesi era ora di andare a mangiare.

Visitando il Museo astronomico si può scoprire pure che dall’Arena di Milano, a due passi dal Castello, nel 1906, decollarono due pionieri del pallone aerostatico. Crespi e Usuelli sorvolarono le alpi e atterrarono sul suolo francese a Aix-le-Bains. Ci misero 4 ore a portare a termine l’impresa.

Davvero bizzarra la sorte di Usuelli. Nel 1906 sopravvisse a un incidente in pallone aerostatico in cui persero la vita gli altri due compagni di viaggio. Dopodiché si dedicò alla progettazione e allo sviluppo di dirigibili e all’insegnamento delle tecniche di volo. Nel 1918 il suo modello U5 precipitò, causando la morte dei cinque membri dell’equipaggio. La Commissione d’inchiesta, dopo aver letto una relazione dello stesso Usuelli, si astenne dal pronunciarsi sulla causa del disastro. Tuttavia i dirigibili della serie U furono ritirati dal mercato.

Usuelli continuò a lavorare allo sviluppo di dirigibili, tanto che riuscì a vendere il T34 negli Stati Uniti. Ma la sorte fu beffarda. Dopo aver sfidato per tutta la vita l’aria e dopo aver rischiato più volte la morte, ecco che, nel 1926, a decidere il suo destino fu un incidente automobilistico. La terra gli fu fatale più del cielo.

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