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Posted on Mar 14, 2013 in Bergamo | 2 comments

Città Alta e Città Bassa: i segreti di Bergamo

Città Alta e Città Bassa: i segreti di Bergamo

Cosa ci fa una lunga barra di ferro, con svariate unità di misura, incastonata di fianco al portone di una cattedrale? Perché la campana della torre medievale più importante suona cento colpi tutte le sere alle dieci? Quesiti, a volte piccoli, a volte grandi, che restituiscono il cuore più intimo di un luogo o di una città intera.

Che tipo di domande stimola Bergamo a chi si aggira per la prima volta fra le sue strade, sul selciato delle numerose piazzette irregolari, all’ombra di chiostri e porticati?

A tutti i bergamaschi è capitato, una volta nella vita, di rispondere alla domanda: “Di sopra o di sotto?” Di solito, chi la pone, lo fa imitando il dialetto locale, una lingua ostica anche per gli autoctoni, ottenendo perlopiù una frase oscura, a metà tra il comico e l’incomprensibile.

La domanda scatta automatica fuori dai confini cittadini poiché tutti sanno che Bergamo è composta da due città in una, una Alta o Vecchia e una Città Bassa o Moderna. La parte alta, appoggiata ai colli, è stata il nucleo da cui s’è sprigionato il resto dell’abitato, il big bang urbanistico che ha dato il via a tutto. La zona bassa è apparsa dopo, non molto, a dire il vero, e ha costituito fin da subito il cuore più introverso di Bergamo. Le due parti sono sempre state unite a doppio filo, la prima saldata al potere e alla sua esibizione, l’altra al fare e al lavoro.

La separazione è così netta da essere percepibile a chilometri di distanza. Sono le possenti Mura Venete che circondano il borgo antico a segnalarla.

Fin da lontano è chiara l’impronta medievale. Le torri e i campanili dalle fogge arcigne sono lì a darne conferma. Se l’impianto resta medievale, è pur vero che nel corso del tempo si è andato arricchendo di edifici con stili diversi che si sono incarnati in palazzi rinascimentali, stucchi barocchi, facciate dal rigore neoclassico, case dalla seriosità propria del XIX secolo. Queste aggiunte sono ben inserite nel contesto medievale, tanto che l’impressione che si ricava nel passeggiare a Bergamo Alta è quella di essere finiti in un mondo parallelo, fermo a molti secoli addietro. Qual è l’orologio di questo organismo che sprigiona ancora l’energia dell’epoca dei Comuni? Affrettatevi a raggiungere Piazza Vecchia, perché è da lì che conviene cercare una risposta e partire per decifrare la storia millenaria della città, perché è in questa zona che si può avvertire più acuto il senso di sospensione temporale.

Raccontateci i segreti delle città che amate di più.




 

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