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Posted on Mag 25, 2013 in Bergamo | 2 comments

Le Mura di Bergamo: un’opera imponente, mai usata per fini militari

Le Mura di Bergamo: un’opera imponente, mai usata per fini militari

Durante il dominio veneziano nel XVI secolo, a Bergamo fu deciso di costruire delle nuove mura a protezione del borgo antico, mura che avessero un modello difensivo moderno e che contemplassero fortificazioni con bastioni intervallati da pareti arretrate.

Questa modifica fu dovuta alle armi di nuova generazione che ormai permettevano di distruggere con facilità le vecchie mura. Per fabbricarle fu necessario demolire una gran quantità di edifici già esistenti, tra cui alcuni religiosi, molto amati dalla popolazione, come la Chiesa di Sant’Alessandro. Com’è facile immaginare una tale operazione da una parte causò malcontento e addirittura scomuniche, dall’altra definì in maniera definitiva il panorama urbano cristallizzando ciò che stava chiuso fra le mura.

L’anello della cinta è lungo circa sei chilometri e l’accesso avviene tramite quattro porte: Porta Sant’Agostino, Porta San Giacomo, Porta Sant’Alessandro e Porta San Lorenzo. In alcuni punti le pareti raggiungono i 50 metri d’altezza e in certi tratti erano stati predisposti dei fossati senza acqua.

All’interno delle fortificazioni furono scavati dei cunicoli che le percorrevano per lunghe porzioni ed erano usate sia come cannoniere sia come vie di fuga. Una di queste raggiungeva direttamente il castello di San Viglio, posto sulla cima più alta del colle, ultimo baluardo difensivo. Alcune sono visitabili, ma solo se accompagnati dal gruppo speleologico locale.

Anche nella parte bassa della città furono edificate delle mura chiamate le Muraine. Erano state costruite a partire dal Quattrocento e scendevano dai colli per difendere la città bassa e i borghi. Oltre che difensiva, svolgevano anche funzione di confine doganale. Con l’abolizione del dazio, nel 1901 si decise di abbatterle. In alcuni angoli della città ne rimangono poche, inattese testimonianze, come ad esempio la Torre del Galgario e un tratto di merlature in via del Lapacano.

Le Mura di Bergamo sono diventate il luogo del passeggio cittadino per antonomasia. Sono perfette per chi vuole godersi panorami mozzafiato, fare una passeggiata con il cane, leggere il giornale su una delle numerose panchine che prospettano sulla pianura, fare un po’ di running in un contesto unico.

Durante l’estate sono attrezzate con bar all’aperto, dove incontrare gli amici, mentre i parchi dislocati qua e là invitano a una tranquilla sosta o a un piacevole pic-nic.

Le Mura di Bergamo: non solo un mirabile monumento storico, ma anche una parte della città da vivere in libertà.

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