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Posted on Mar 30, 2013 in Borghi | 0 comments

Marostica: una partita a scacchi storica nata per motivi di cuore

Marostica: una partita a scacchi storica nata per motivi di cuore

Marostica è una cittadina in provincia di Vicenza celebre per la sua partita a scacchi, ovvero una gigantesca messa in scena di una partita fatta con pezzi in carne e ossa.

La cittadina la si vede sorgere da lontano con le sue mura e il suo castello stagliati all’orizzonte. Le mura sembrano aggrappate alla collina ed impossibile non chiedersi come abbiano fatto a metterle in piedi. La celebre partita si tiene ogni due anni, nella piazza principale. Proprio di fronte al castello inferiore, sulla piazza principale, si trova una scacchiera enorme. La gente di Marostica si fa in quattro per mettere rendere unico questo spettacolo. Basti pensare che vi partecipano quasi 600 figuranti in costume. La rappresentazione è nata per una contesa d’amore. Due uomini innamorati della stessa donna. Se tutte le contese fossero risolte in questo modo, oggi forse ci sarebbero meno problemi nel campo delle relazioni. Comunque, ecco come è andata. Verso la metà del ‘400, Marostica era una città fedele alla Repubblica Veneta. In città c’erano due nobili guerrieri, tali Rinaldo d’Angarano e Vieri da Vallonara. Entrambi si innamorarono della bella Lionora, figlia di Taddeo Parisio, Castellano di Marostica. I due se la contendevano in malo modo e, una volta, queste cose non finivano quasi mai bene. Infatti a un certo punto decisero di sfidarsi a duello, del tipo “chi resta vivo avrà la mano di Lionora”. Per fortuna il papà di Lionora era un uomo di buon senso, o più che altro aveva in dote un po’ di diplomazia, visto che non voleva perdere il favore né di una né dell’altra fazione. Così, prese come scusa un editto di Cangrande della Scala che vietava di battersi e decise che per stabilire a chi sarebbe andata in sposa la figlia, si sarebbe giocata una partita a scacchi. Siccome il personaggio le vedeva lunga dispose anche di dare in sposa l’altra figlia, allo sconfitto. La partita si tenne nella piazza del Castello da Basso e venne organizzata con pezzi grandi e vivi, armati. Tutto si svolse in presenza del Castellano, della figlia e delle famiglie contendenti. I due avversari ordinavano le mosse sotto gli occhi di dame, gentiluomini, araldo, capitano d’armi, falconieri, paggi, damigelle, musici. Un mucchio di gente. Ah, un piccolo dettaglio. Non si sa ancora chi ha sposato Lionora. Qualcuno di voi lo sa?

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