Cappella Suardi: Lorenzo Lotto e la fine del mondo
Febbraio 1524. In tutta Italia si rincorre la voce che qualcosa di paragonabile al diluvio universale si scatenerà a breve. Gli astrologi vaticinano da tempo ormai – la congiunzione dei pianeti parla chiaro. Molti lasciano le case, si riparano in posti che ritengono più sicuri. Qualcuno preannuncia anche l’arrivo dell’Anticristo. Pochi anni prima il teologo tedesco Martin Lutero ha messo in crisi le fondamenta della Chiesa Cattolica scagliandosi contro la corruzione che dilaga a Roma. In tutta risposta, in una bolla del 1520, papa Leone X parla di “tralci secchi di vite che non rimangono in Cristo”. Martin Lutero viene scomunicato, ma lui brucia la scomunica e continua la predicazione. Nel frattempo la guerra, putrida e mercenaria, va avanti ininterrotta sul territorio italiano. I Lanzichenecchi fanno il bello e il cattivo tempo e, imbevuti della nuova dottrina, non esitano i distruggere le immagini sacre che scovano durante le loro campagne. Insomma la tempesta è reale, ma anche simbolica: il mondo si sta rovesciando. A Trescore Balneario, pochi chilometri fuori...
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